Passeggiate ed escursioni letterarie – Anno scolastico : 2019 – 2020

Passeggiate ed escursioni letterarie

La Sicilia e la sua storia nello sguardo dei protagonisti e dei nostri grandi autori

Anno scolastico 2023-2024

1.    Viaggio nella Sicilia di Leonardo Sciascia

1.1 – “Palermo di fine ‘700 e il Consiglio d’Egitto”

Da Porta Felice  fino al Piano di Santa Teresa fuori Porta Nuova, lungo l’asse più antico della città, l’itinerario di questa passeggiata letteraria attraversa la Palermo di fine ‘700, vista con gli occhi di Leonardo Sciascia nel suo romanzo storico “Il Consiglio d’Egitto”. Rievocheremo quel mondo con i suoi riti mondani, le sue conversazioni, i suoi protagonisti, le loro idee, paure, speranze. Ricostruiremo l’incredibile vicenda  dell’arabica impostura inquadrandola nel contesto storico del riformismo borbonico antibaronale degli ultimi decenni del ‘700. Vedremo i luoghi e i palazzi simbolo del potere, racconteremo la storia del potere baronale, di come sia enormemente cresciuto in particolari momenti della storia siciliana anche con abusi e usurpazioni,  dando così spessore a quella dimensione di impostura a cui Sciascia fa riferimento nel libro, attraverso il suo alter ego Francesco Paolo Di Blasi. Visiteremo i luoghi della memoria di alcuni dei protagonisti (Giuseppe Vella, Rosario Gregorio, Francesco Paolo Di Blasi). In questi e in alcuni altri luoghi daremo infine la parola a Sciascia e alla sua interpretazione dei personaggi, leggendo alcuni dei brani più significativi del romanzo.

TEMI : Il Settecento in Sicilia tra tradizione e nuove idee –  Formazione, crescita e declino del potere baronale – Il riformismo borbonico – Reazione e rivolte giacobine –  Potere e impostura

1.2 – “Viaggio a Regalpetra”

Escursione didattica a Racalmuto, paese natale di Sciascia, luogo di vita e di precoci e fondamentali esperienze, e fonte di ispirazione  di molte sue opere.  L’escursione include un’ampia introduzione storica a quel mondo descritto nelle “Parrocchie di Regalpetra”di cui Sciascia si fa acuto osservatore ed  appassionato interprete.  A Racalmuto cominceremo con una visita alla Fondazione Leonardo Sciascia  che ci consentirà  un primo contatto con il mondo dello scrittore. Vedremo il video di presentazione sulla figura di Leonardo Sciascia e sul suo  profondo legame con il paese e vedremo soprattutto le bellissime collezioni artistiche e i vari oggetti e documenti donati dallo scrittore alla Fondazine. Faremo poi una passeggiata  letteraria  per le vie di Racalmuto sulle tracce di luoghi e personaggi delle pagine di Sciascia, e in particolare delle “Parrocchie di Regalpetra”. La lettura espressiva degli episodi narrati e ambientati in questi luoghi darà ai ragazzi una spinta emotiva in più per entrare in sintonia con l’autore e farne un elemento attivo della propria formazione culturale.

TEMI : Il mondo della Sicilia interna tra ‘800 e ‘900: politica, economia e società;  La mafia: nascita ed evoluzione del fenomeno; i valori e motivazioni di Sciascia; la funzione della letteratura

   

2.    Viaggio nella Sicilia del Gattopardo

2.1 – Sulle tracce del Gattopardo : a Palermo tra le due case del Principe”

Scopo di questa passeggiata letteraria è di entrare in contatto con il mondo di riferimenti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo. Riferimenti di natura storica, familiare e anche della sua vita intima che emergono dal confronto tra testo letterario, dato biografico e luoghi attraversati nel corso della passeggiata.

L’itinerario ripercorre gran parte dei luoghi del centro storico di Palermo che fanno da sfondo a episodi del romanzo, si svolge attraverso i due quartieri marinari, la Loggia e la Kalsa, e congiunge le due estreme dimore dello scrittore: la casa di via Lampedusa, in cui Giuseppe nacque nel 1896 e che fu costretto ad abbandonare dopo i bombardamenti del ’43, e la casa di via Butera, l’ultima in cui visse e dove immaginò la propria morte. Fra questi due estremi  si svolge il percorso denso di riferimenti all’opera letteraria di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Sul canovaccio narrativo che integra notizie storiche, biografiche e di costume sono innestate le letture espressive di passi scelti tratti da I Ricordi d’infanzia e da  Il Gattopardo (parti : I, VI, VII).

TEMI: La cornice storica del Gattopardo; Il declino aristocratico visto dall’interno del mondo aristocratico; L’esperienza della perdita, il valore della memoria e il potere della letteratura.

2.2 – “Sulle tracce del Gattopardo : alla Kalsa tra memorie garibaldine e set del film di Visconti”

A  partire dall’ex albergo Trinacria, dove ricorderemo la scena della morte del Principe e qualcuna delle sue riflessioni politiche finali, raggiungeremo la chiesa della Gancia,  dove il 4 aprile del 1860 scoccò la prima scintilla rivoluzionaria e attraverseremo poi i luoghi che nella  memorabile mattina del 27 maggio 1860 furono teatro della battaglia garibaldina e in cui, poco più di cento anni dopo, Visconti avrebbe girato gran parte delle scene che quei fatti volevano rievocare. Ricordando qualche episodio della battaglia e alcune scene del film, arriveremo a Piazza Rivoluzione, luogo simbolo della Palermo risorgimentale, dove campeggia la statua del Genio simbolo della città e si trova Palazzo Trigona-Scavuzzo, legato ad una delle esperienze più tragiche dell’infanzia di Giuseppe Tomasi. Da Piazza Rivoluzione a Piazza Croce dei Vespri il passo è breve, ma il salto nella memoria storica è di quasi seicento anni: un’altra rivoluzione, quella dei Vespri, che, come quella del 1860, avrebbe cambiato per sempre il destino della Sicilia. Ma più che alla piazza in sé il nostro interesse sarà rivolto al grande palazzo che la chiude da due lati a angolo retto : Palazzo Gangi, dove Luchino Visconti nel 1962 ricostruì l’ambientazione del palazzo Ponteleone del romanzo e girò l’indimenticabile lunga sequenza del ballo.

TEMI: La storia agli occhi del Principe; i fatti del 1860 nella memoria dei luoghi e nella rappresentazione di Visconti; il pensiero della morte.

2.3 – Palermo nello sguardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Questa escursione della durata di un giorno intero mette insieme le due passeggiate letterarie nel centro storico d Palermo con le visite a due dimore nobiliari : Villa Niscemi ai Colli e Palazzo Mirto nel centro città)

villa-niscemiLa visita comincia, così come il romanzo, dalla Piana dei Colli  nella periferia nord di Palermo dove sorgono le ville che a partire dal settecento furono costruite dall’aristocrazia  palermitana come amene residenze di villeggiatura. Fra queste Villa Lampedusa, appartenuta al principe astronomo, villa  Boscogrande utilizzata da Visconti per le scene iniziali del film, e Villa Niscemi, in cui si può individuare la villa Falconeri del romanzo. Visiteremo Villa Niscemi e torneremo quindi al centro città seguendo lo stesso percorso che nel romanzo fa il Principe di Salina per andare a trovare la sua giovane amante Mariannina.

palazzo-lampedusa-atrio-giornoRaggiungeremo piazza San Giorgio dei Genovesi dove avrà inizio la passeggiata letteraria “Tra le due case del principe”. L’itinerario ripercorre gran parte dei luoghi del centro storico di Palermo che fanno da sfondo a episodi del Gattopardo, si svolge attraverso i due quartieri marinari, la Loggia e la Kalsa, e congiunge le due estreme dimore dello scrittore: la casa di via Lampedusa, in cui Giuseppe Tomasi era nato nel 1896 e che fu costretto ad abbandonare dopo i bombardamenti del ’43, e la casa di via Butera, l’ultima in cui visse e dove immaginava che sarebbe morto. Fra questi due estremi si svolge il percorso denso di riferimenti alla vita e  all’opera letteraria di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Sul canovaccio narrativo che integra notizie storiche, biografiche e di costume sono innestate le letture di passi scelti tratti da I Ricordi d’infanzia e da  Il Gattopardo.

piazza_vespriDopo pranzo, a partire da Piazza Kalsa, la passeggiata continuerà attraversando i luoghi che nella  memorabile mattina del 27 maggio 1860 furono teatro della battaglia garibaldina e in cui, poco più di cento anni dopo, Visconti avrebbe girato gran parte delle scene che quei fatti volevano rievocare. Ricordando qualche episodio della battaglia e alcune scene del film, si arriva a Piazza Rivoluzione, luogo simbolo della Palermo risorgimentale, dove campeggia la statua del Genio simbolo della città e si trova Palazzo Trigona-Scavuzzo, legato ad una delle esperienze più tragiche dell’infanzia di Giuseppe Tomasi. Da Piazza Rivoluzione a Piazza Croce dei Vespri il passo è breve, ma il salto nella memoria storica è di quasi seicento anni: un’altra rivoluzione, quella dei Vespri, che, come quella del 1860, avrebbe cambiato per sempre il destino della Sicilia. Ma più che alla piazza in sé il nostro interesse sarà rivolto al grande palazzo che la chiude da due lati a angolo retto : Palazzo Gangi, dove Luchino Visconti nel 1962 girò l’indimenticabile scena del ballo.

palazzo-mirto-arazziLa passeggiata si concluderà con la visita di Palazzo Mirto, uno straordinario esempio di dimora nobiliare tra ‘700 e ‘800 che conserva intatti decorazioni,  opere d’arte e gli arredi originali. La visita al Palazzo offrirà quindi un’occasione unica per immergersi in un ambiente autenticamente aristocratico, per assaporarne le atmosfere, apprezzarne la cultura, l’arte, la bellezza.

2.4 – “Viaggio a Donnafugata ”

Escursione didattica a Palma di Montechiaro e Santa Margherita di Belìce, i due luoghi che nel Gattopardo sono fusi insieme in una felice sintesi letteraria e artistica dando luogo all’affascinante mondo di Donnafugata.  L’escursione si propone dunque di esplorare questo mondo fantastico, risalendo attraverso il racconto della storia di quei luoghi, delle vicende familiari e personali dell’autore, alle fonti di ispirazione del romanzo ancora oggi leggibili nei monumenti, nei paesaggi, nelle atmosfere di questa parte di Sicilia.

Nel centro storico di Palma visiteremo il monastero benedettino con la deliziosa chiesetta, dove il tempo sembra essersi fermato e dove ancora le monache preparano quegli stessi mandorlati che nel Gattopardo la madre badessa offriva al principe durante le sue visite. Visiteremo  il severo palazzo ducale con i suoi soffitti lignei nelle cui decorazioni dipinte si esprime tutto il mondo di valori in cui il Duca Santo si riconosceva;  e infine,  la Chiesa Madre con le sue colonne tozze di marmo rosso citate nel Gattopardo e che conserva nella sagrestia gli antichi registri della città e i ritratti degli antenati di Giuseppe Tomasi e di altre personalità importanti per la terra di Palma.

A Santa Margherita  visiteremo molti luoghi, ricordati da Tomasi nei suoi Ricordi d’infanzia, e che nel Gattopardo vengono ricreati letterariamente nel palazzo e nel giardino di Donnafugata.  La visita al palazzo Filangeri-Cutò, oltre al teatro e al giardino, include un piccolo museo di oggetti tomasiani con la stanza delle cere in cui, con effetti multimediali, viene rappresentata la vicenda e il significato del romanzo.

TEMI : Origine e fortuna dei Tomasi; La colonizzazione feudale della Sicilia nel XVII secolo; Lo spirito della Controriforma  in terra di Sicilia; Le emozioni di una riscoperta nelle pagine del romanzo; Ricordi e nostalgia dell’infanzia a Santa Margherita.

 

3.    Con Garibaldi alla conquista del Regno del Sud

3.1 – “1860 : a Palermo con uno dei Mille”

La presa di Palermo del 27 maggio 1860 e i primi giorni del governo di Garibaldi vengono rievocati attraverso la visita ai luoghi che furono teatro degli avvenimenti, il racconto dei fatti ricostruiti dagli storici e la lettura delle testimonianze letterarie dei protagonisti. Fra questi lo stesso Garibaldi, Giuseppe Bandi, Alberto Mario, Ippolito Nievo e soprattutto Giuseppe Cesare Abba, ma anche il siciliano Giacomo Fazio, un picciotto di Alcamo. Mentre il punto di vista popolare viene colto nei testi dei canti popolari che nacquero in quelle circostanze, quasi come contrappunto polemico ed espressione di un’ esperienza vissuta ai margini del mondo ufficiale.  L’obiettivo della passeggiata è quindi duplice: da un lato “leggere” la città attraverso la sua storia, dall’altro far riemergere attraverso i luoghi, le letture, i commenti e le considerazioni più generali, il senso complesso di quegli avvenimenti, ancora così importanti per la nostra storia e la nostra identità.

TEMI : I protagonisti; Garibaldi e i suoi volontari; La rivolta della Gancia e l’impresa dei Mille; La conquista di Palermo

3.2 – “1860 : da Marsala a Calatafimi”

Obiettivo di questa escursione didattica è la ricostruzione dei primi giorni dell’impresa garibaldina del 1860, dallo sbarco a Marsala alla battaglia di Calatafimi.

Nel viaggio per Marsala faremo un’ampia introduzione che servirà a inquadrare storicamente l’impresa garibaldina, richiamandone gli antefatti e le condizioni che la resero possibile, e a presentare i protagonisti e tra questi Cesare Abba e Giuseppe Bandi, che saranno le nostre fonti principali.

Giunti a Marsala faremo la passeggiata storico letteraria “Marsala, 11 maggio 1860” dedicata alla ricostruzione dello sbarco e del brevissimo soggiorno che i garibaldini fecero in questa città. A partire dalla descrizione di Marsala vista dal mare da Cesare Abba , rievocheremo le vicende dello sbarco, l’atmosfera della città, le impressioni dei garibaldini, i timori dei marsalesi, la simpatia degli inglesi. Proseguiremo quindi  lungo un percorso che tocca i luoghi più importanti per le vicende narrate : il porto, la porta Garibaldi, le vecchie mura, la cattedrale,  la piazzetta del purgatorio, la chiesa e la casa dei gesuiti, il Palazzo VII aprile, il castello, e si conclude con la visita del museo del risorgimento.

Dopo pranzo  partiremo alla volta di Salemi. Lungo la strada leggeremo qualche pagina da Bandi e da Abba a testimonianza dei pensieri e dei sentimenti dei garibaldini in quella loro prima marcia siciliana. A Salemi al convento dei francescani  parleremo  dell’incontro con fra Pantaleo e del ruolo che i frati ebbero nelle vicende del 1860. Visiteremo il centro  della città con il Palazzo municipale  e il Castello, rievocando il discorso di Garibaldi.  L’ultima tappa  sarà Calatafimi dove visiteremo il luogo della battaglia, ne faremo una ricostruzione e leggeremo le appassionate pagine di Abba  che hanno ispirato il famoso quadro di Remigio Legat sulla battaglia di Calatafimi.

TEMI : La Sicilia borbonica nel 1860; Il contesto internazionale; Garibaldi e i garibaldini : avventurieri o eroi romantici; L’esercito borbonico; I picciotti siciliani; La rivoluzione : paura dei possidenti, speranze dei contadini. 

4. Economia e impresa in Sicilia

4.1 – Sulle tracce dei Florio – parte I : la nascita di un impero economico nella Palermo dell’800

Dalla statua di Vincenzo Florio al Foro italico, attraversando i quartieri a mare del centro storico fino a Piazza Ignazio Florio al Borgo vecchio, questa passeggiata didattica tocca i luoghi che videro l’affermarsi di una delle più grandi dinastie imprenditoriali italiane. Lungo il percorso scopriremo le tracce delle tante attività dei Florio e ne racconteremo la storia inquadrandola nel più ampio contesto dei grandi mutamenti economici, tecnologici, e politico-sociali che cambiarono profondamente l’Europa e il mondo occidentale nel corso dell’800.  Al di là della cornice storica generale,  a cui fare necessario riferimento, racconteremo la vicenda dei Florio soprattutto come straordinaria avventura imprenditoriale ed umana, che ha segnato la Palermo dell’800.

 TEMI : Congiuntura politica e opportunità economiche a Palermo all’inizio dell’800 – Declino aristocratico e ascesa borghese –  L’importanza economica della Sicilia nel contesto della prima rivoluzione industriale – Lo sviluppo della marineria e del commercio internazionale e transoceanico – Figura e imprese di Vincenzo Florio – Congiunture politiche ed economiche nella seconda metà dell’800 – Figura e imprese di Ignazio Florio senjor.

4.2 – Sulle tracce dei Florio – parte II : da Ignazio a Ignazio, apice e declino

A partire dalla statua di Ignazio senior a Piazza Ignazio Florio, risaliremo la via Dante fino a Piazza Principe di Camporeale nella famosa contrada dell’Olivuzza, un tempo rinomato luogo di villeggiatura, dove i Florio stabilirono la loro principale dimora, la famosa villa che vide i fasti del momento apicale della loro fortuna  e la successiva dolorosa e inarrestabile caduta. Attraverseremo la Palermo della belle époque e del sogno borghese di modernità e sviluppo bruscamente interrotto dalla prima guerra mondiale. Lungo il percorso  troveremo luoghi e palazzi particolarmente ricchi di memorie dell’epoca,  tra cui il Villino Favaloro,  il villino Florio e la Villa Malfitano Whitaker  che conservano ancora l’atmosfera ricca di fascino e di cultura che caratterizzò l’alta  società palermitana alla fine dell’800. La passeggiata si conclude con la visita del Villino Florio.

TEMI : L’impero dei Florio all’apice del suo sviluppo : punti di forza e di debolezza. – Politica, economia e finanza nell’ultimo quarto dell’800 – Le crisi degli anni ’90 – Ignazio Florio  junior, personalità e progetto imprenditoriale – Protagonisti a confronto : Biondo/Florio – La Palermo dei Florio : l’ultima stagione di bellezza tra offerta di piaceri mondani e arte Liberty – Cosa è andato storto  

4.3 – “Marsala : un ramo d’Inghilterra innestato nel tronco siciliano”

Da questa metafora agricola con cui l’economista Francesco Ferrara descriveva nel 1845 la realtà industriale marsalese, muove la nostra escursione didattica a Marsala, una città-territorio  che per le peculiari vicende che l’hanno interessata a partire dalla fine del ‘700, ci racconta una storia diversa ed esemplare, nel contesto siciliano. Una storia fatta di spirito imprenditoriale, di scelte coraggiose e innovative, di razionalità economica e tenace lavoro che hanno condotto ad uno sviluppo economico e sociale che ancor oggi continua a produrre i suoi effetti.  Racconteremo questa storia visitando i luoghi dove si è svolta (le campagne e la città di Marsala con i suoi grandi impianti enologici) e presentando le figure dei principali protagonisti  (John Woodhouse, Benjamin Ingham , Vincenzo Florio e altri) soffermandoci in particolare sulla figura e sull’attività di Vincenzo Florio nel  corso di una visita all’azienda vinicola da lui fondata  nel 1833 e che ancora oggi continua a produrre e esportare  in tutto il mondo il rinomato vino Marsala con il marchio originale “Florio”.

TEMI : Caratteristiche e vocazione della città e del suo territorio –L’economia vinicola e il ruolo della colonia inglese – Contratti agrari e sviluppo del territorio –  Organizzazione e sviluppo industriale e l’emergere di nuovi ceti borghesi